Guida ai prestiti per pensionati

prestiti per pensionati

Il prolungamento della vita media ha fatto nascere anche nella popolazione anziana la necessità di una liquidità aggiuntiva per fare fronte alle numerose spese quotidiane. Sono, pertanto, moltissime oggi le società finanziarie disposte a concedere prestiti per pensionati in cambio di alcune garanzie accessorie come la possibilità di avere un reddito dimostrabile (nella maggiore parte dei casi la pensione) e godere di un buono stato di salute fisica.

Le formule di contratto possibili per quanto riguarda i prestiti riservati alla categoria pensionati variano notevolmente a seconda della società erogante: nella maggior parte dei casi, però, vengono stabiliti dei limiti di accesso sulla base dell’età del sottoscrittore, che di non norma non devono superare i 75 anni. A parte questo aspetto, i prestiti per pensionati non prevedono particolari altre limitazioni o garanzie, con l’unica eccezione di essere iscritti sul registro dei cattivi pagatori e di possedere un reddito dimostrabile che non sia inferiore ad un importo stabilito che di solito si aggira intorno ai 500 euro. Per quanto riguarda la durata del prestito, questa dipenderà soprattutto dall’età del richiedente, anche se di norma la rateizzazione concessa non supera i 10 anni.

Si tenga presente però prima di sottoscrivere un contratto per la concessione di un prestito per pensionati che in alcuni casi la società finanziaria utilizza come ulteriore garanzia il meccanismo della cessione del quinto, per cui le rate saranno scalate direttamente dal cedolino della pensione entro il limite di un quinto dell’importo totale dell’assegno pensionistico mensile. In questo caso il beneficiario del prestito, una volta sottoscritto il contratto, non dovrà preoccuparsi più di niente in quanto il rimborso sarà gestito direttamente dall’ente pensionistico di riferimento. Con la cessione del quinto viene meno anche la necessità di avere una CRIF pulita in quanto è di fatto l’ente che eroga la pensione a provvedere al risarcimento del prestito. In questo caso poi possono accedere al credito anche pensionati di età superiore agli 85 anni o più.

Ma vediamo ora i vantaggi di contrarre un prestito per pensionati: oltre alla facilità di accesso al credito per una categoria quale quella degli ultra settantenni che altrimenti sarebbero tagliati fuori dalle altre forme di concessione di mutui e prestiti oggi disponibili per via dell’età avanzata e del basso reddito, sottoscrivere un contratto di prestito di questo tipo permette di godere di alcune agevolazioni per quelle che concerne l’applicazione dei tassi di interesse, che nel caso della cessione del quinto sono sempre di tipo fisso. Non sono inoltre previste spese di intermediazione che nelle altre forme di prestito spesso gravano pesantemente sulle tasche dei sottoscrittori.

Un’altra cosa da sapere riguardo i prestiti per pensionati è che, in casi particolari cioè quanto il pensionato ha un’età molto avanzata, un reddito non molto alto e una salute instabile, la società erogante può richiedere la stipula di una copertura assicurativa che assicuri il risarcimento del prestito in caso di morte improvvisa del sottoscrittore. Dato che il costo della polizza in questo caso sarà distribuita all’interno delle rate del prestito stesso, valutate attentamente questa possibilità, che se da una parte comporta delle spese aggiuntiva, dall’altra mette a riparo i vostri eredi dall’eventualità di dover loro stessi provvedere al rimborso.