L’evoluzione dell’illuminazione artificiale ha cambiato il corso della storia

Ne è passato di tempo da quando, all’imbrunire, si potevano incontrare per le strade delle città i lampionai, incaricati di accendere uno ad uno i lampioni a gas o a petrolio che costituivano l’illuminazione pubblica.

La luce elettrica ha cambiato in modo notevole le vite di tutti di noi e sembra impossibile che solo fino a poco più di un secolo fa le persone ne facessero a meno.

Organizzare le attività solo in relazione alla luce offerta dal globo solare doveva essere molto complicato e restrittivo, soprattutto durante la stagione invernale, che concede davvero poche ore di luce giornaliera.

Pertanto, dobbiamo ringraziare la scienza e i suoi maggiori protagonisti, come Benjamin Franklin, Charles Augustin de Coulomb e Charles du Fay, che hanno portato avanti i primi esperimenti sulla corrente elettrica, nonché Thomas Edison, al quale si deve l’invenzione della lampada elettrica a incandescenza.

Da quel momento, nulla è stato più come prima; l’elettricità è diventata sinonimo di libertà.

Le lampadine a incandescenza: la tradizione dell’illuminazione artificiale

Dopo l’avvento dell’illuminazione elettrica, le lampadine a incandescenza sono diventate il mezzo principale per avere luce negli edifici domestici.
E questo loro primato è rimasto inviolato per più di un secolo.

Solo con un’ulteriore evoluzione della tecnologia, venne presa in considerazione l’idea di migliorare le prestazioni delle oramai tradizionali lampadine a incandescenza.

Infatti, tali lampade emettono luce per effetto termico, ovvero, dal passaggio di corrente elettrica attraverso un filamento di tungsteno, che riscaldandosi si illumina.

Tutti noi abbiamo presente le classiche lampadine in vetro a forma di bulbo, entro le quali appare visibile il filamento sopracitato; quante volte abbiamo sostituito una lampadina che presentava il filamento spezzato e perciò non funzionava più?
Sono ricordi che fanno parte di un passato già superato.

Vantaggi delle lampadine ad incandescenza

Tuttavia, dobbiamo riconoscere alle lampadine a incandescenza di aver avuto il vantaggio di costare poco, di emettere una buona luce e di poter essere sostituite con la massima facilità, un’operazione davvero alla portata di chiunque.

Svantaggi delle lampadine ad incandescenza

Tali aspetti positivi hanno bilanciato quelli negativi, come il fatto di durare molto poco e di avere un’efficienza energetica estremamente limitata; la luce generata corrisponde solo al 5% dell’energia utilizzata, il resto è tutto calore sperperato.

D’altronde, i progressi tecnologici richiedono tempo e, fintanto che non è stato disponibile qualcosa di meglio, le lampadine a incandescenza hanno fatto il loro dovere, senza lasciarci al buio.

Oggigiorno, non le troviamo più in vendita sugli scaffali dei negozi perché la loro produzione e il loro commercio sono stati messi al bando da normative europee che risalgono al 2009.

Anche le lampade alogene seguono la stessa sorte di quelle tradizionali

Intorno al 1950, accanto alle lampade a incandescenza tradizionali, hanno fatto il loro ingresso sul mercato le lampade alogene.
Tali lampade avevano una durata maggiore e consentivano di avere più forme e attacchi, rispetto al solito bulbo di vetro.

Tuttavia, anch’esse peccavano dal punto di vista della resa energetica; per questo motivo, sono finite sotto la lente dell’UE, che ne ha sancito il graduale ritiro dal commercio a partire dal 2018.

A questo punto, cosa ci rimane per non essere condannati al buio?

L’evoluzione delle lampadine: dall’incandescenza al LED

La nuova frontiera dell’illuminazione è costituita in primis dalle lampade a LED, una tecnologia che ne assicura una lunghissima durata e un’ottima efficienza energetica.

Infatti, i LED (Diodi ad Emissione Luminosa) convertono in luce la corrente elettrica, senza disperdere calore, al contrario di ciò che avveniva con le lampade ad incandescenza.

L’iniziale impiego dell’illuminazione a LED in ambito elettronico si è ampiamente esteso, andando ad interessare sia quello commerciale che quello domestico e dell’automotive.

Grazie ai LED, le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera dovute all’illuminazione artificiale, si ridurranno notevolmente ed è questo uno dei traguardi che l’Unione Europea si è prefissata mettendo in discussione tutto il comparto.

L’illuminazione che va oltre il suo compito di dissipare le ombre

Una volta assolta la semplice funzione di fare luce, l’illuminazione artificiale ha trovato impiego come complemento d’arredo.
A seconda della tecnologia disponibile, i designer dell’illuminotecnica si sono sbizzarriti nel creare prodotti originali e all’avanguardia.

Per inserire punti luce in un’abitazione ci sono molti modi: a muro, a terra, sospesi o su un ripiano; le alternative sono davvero tante, così come le caratteristiche stilistiche dei diversi prodotti, lampadari, lampade da tavolo, applique, faretti, fino a soluzioni suggestive per l’illuminazione del giardino.

Riuscire a scegliere la soluzione migliore non è sempre semplice e immediato, occorre avere un po’ di competenze nell’ambito dell’illuminotecnica, per poter realizzare un progetto che tenga conto degli aspetti funzionali ma anche di quelli estetici.

L’arte di scegliere la giusta illuminazione per valorizzare ogni ambiente

Per padroneggiare l’arte dell’illuminotecnica è necessario considerare la luce alla pari di un elemento d’arredo, pur essendo un materiale intangibile.
Attraverso la luce ogni cosa prende forma e gli spazi e i volumi vengono da essa definiti; questo concetto è di fondamentale importanza e qualsiasi architetto deve tenerlo bene a mente se vuole fare un buon lavoro.

Per comprendere meglio cosa si intende per utilizzo sapiente della luce per risaltare forme e volumi, abbiamo visitato il sito web ufficiale di Insidesign, un atelier di progettazione e negozio di illuminotecnica, dove gli esempi che offrono le immagini rendono piuttosto chiaro il concetto.

D’altro canto, fu proprio l’architetto Le Corbusier ad asserire nel 1923, nel suo famoso saggio “Verso una Architettura”, che: “L’Architettura è il gioco sapiente, rigoroso e magnifico, dei volumi assemblati nella luce.

Senz’altro, attraverso la continua evoluzione della tecnologia nel campo dell’illuminotecnica, questo gioco sapiente saprà regalarci ancora nuove soluzioni.