Di cosa si occupa l’operatore socio assistenziale?

OSS

Avete mai pensato di fare un corso per diventare operatore socio assistenziale?

E se sì sapete di poter seguire i migliori corsi on line, direttamente a casa vostra grazie a  Teorema Corsi?

E che cosa fa un operatore socio assistenziale?

E’ possibile trovare lavoro dopo aver seguito un corso on line e aver conseguito un attestato e il diploma?

Forumcooperazione.it ha fatto un po’ di ricerche e la risposta è certo che sì.

Questa è l’unica risposta possibile. E di certo posso altrettanto dirvi che è più che giusto pensare di dare una scossa alla vostra vita quando volete.

Senza pensare che sia troppo tardi, senza pensare ai vostri impegni, senza pensare al fatto che forse non c’è una ragione per pensare di essere bloccati.

Che cosa è l’operatore socio assistenziale e qual è il tipo di lavoro che può svolgere?

Questa è una splendida domanda a cui cercherò di rispondere nella maniera più esaustiva possibile.

Che cosa fa l’operatore socio assistenziale?

I corsi per operatore socio assistenziale cercheranno di formare una figura professionale che va a prevenire, sostenere, curare e integrare bambini, disabili, anziani, tossicodipendenti ed extracomunitari che hanno problemi di disagio sociale.

A differenza, infatti, dell’operatore socio sanitario l’operatore socio assistenziale si pone come obiettivo non solo quello di curare la persona che assiste 24 ore su 24 ma di migliorare quello stato di disagio sia fisico che psicologico che si trova davanti. E in quel tipo di disagio un operatore socio assistenziale crea una rete di rapporti con altri utenti, sia amplificando la rete affettiva che quella sociale e professionale.

Una figura professionale del genere si occupa, quindi, di:

  • autonomia personale
  • autosufficienza in tutte le attività quotidiane
  • aiuto nell’igiene personale di disabili o persone non autosufficienti
  • preparazione di piatti consoni al proprio piano dietistico
  • igiene degli ambienti in cui si vive
  • disbrigo di pratiche e commissioni
  • appuntamenti medici o burocratici
  • integrazione sociale con relazioni positive
  • relazioni sociali con parenti, amici, comunità di quartiere
  • collaborazione con medici, psicologi, assistenti sociali per migliorare e programmare tutti gli interventi da fare

Il tipo di ragionamento che si deve fare è proprio questa: qui non si tratta solo di far da mangiare l’assistito, curargli casa e badare all’igiene del paziente. Qui non si tratta di fare il badante e quindi di ragionare solo sulla casa e sulla persona.

Qui si ragiona su quello che è l’impatto e il reinserimento di una persona con una serie di difficoltà differenti nella vita sociale e affettiva. L’operatore socio assistenziale è un mix tra colui che segue, quindi, il paziente in casa, come l’operatore socio sanitario, il famoso OSS, e l’assistente sociale che segue il proprio assistito in tutto quello che ha a che fare con la propria vita, cioè sia in casa che fuori casa.

Ed è lì la vera sfida, provare a rendere autosufficiente una persona che vive un disagio, che sia fisico o psichico, che gli pone delle difficoltà nella vita di tutti i giorni.

Quali sono le materie da studiare?

Le materie da studiare sono ovviamente tante, anche perché sono tanti gli ambiti che andiamo a toccare nel momento in cui lavoriamo in tanti ambiti differenti per rendere una persona il più possibile autonoma, sana e sicura, non solo in casa ma nella propria comunità di appartenenza.

Nell’area sociale e psicologica si studia:

  • psicologia
  • psicopedagogia
  • sociologia

Area istituzionale e legislativa

  • legislazione sanitaria e sociale

Area operativa e igienico-sanitaria

  • economia domestica
  • alimentazione e dieta
  • anatomia e fisiologia
  • patologia e farmacologia
  • pronto soccorso e igiene

Comunicazione

Lingua italiana e varie materie facoltative

Bisogna, infatti, essere in grado di aiutare le persone in tutto ciò che fa parte della persona, questa è la sfida, è più che giusto che sia così. Anche perché una persona che si occupa di un’altra persona non può non essere in grado di aiutare in tutti gli ambiti possibili.

Un reinserimento dopo un trauma, un arresto, una depressione, problemi di droga. Un reinserimento in società che nasce dopo un incidente, un problema di salute. Un reinserimento o un inserimento di extracomunitari in quello che è un paese straniero, una città che non si conosce, un quartiere che avrà sempre qualcuno che storcerà la bocca.

Questo non è solo un mestiere, qui ci vuole cuore e coraggio, non posso non dirvi quello che penso e non posso pensare che questa sia una professione che può svolgere chiunque.

Ma se volete fare del bene, se volete rendere concreto quel desiderio di aiutare il prossimo, se non ne avete mai avuto il tempo di poter ragionare su voi stessi in funzione degli altri questo è il vostro momento.

Senza dover per forza frequentare una scuola, una classe.

Comodamente a casa vostra, davanti al vostro pc, con la garanzia che quello che state facendo sia seguire dei corsi ottimi con dei professori ottimi.

Questo è quello che serve per creare delle professionalità che siano in grado di rendere la società migliore, con un’attenzione incredibile nei confronti di coloro che stanno messi peggio.

Per questo dico che oltre alle competenze c’è bisogno di un gran cuore. Ma è anche una professione molto richiesta, molto apprezzata e ben remunerata se si entra nei circuiti giusti delle cooperative sociali.

Siete pronti per questa nuova avventura?

Non c’è nulla di meglio per iniziare un nuovo percorso di essere convinti, consapevoli dei propri punti di forza e delle proprie debolezze e pronti a mettersi alla prova.

Non c’è un tempo stabilito per fare le cose, non si deve per forza iniziare a venti anni, non si deve per forza pensare di essere finiti a 40 o a 50 anni.

La tecnologia ci aiuta molto a vivere una vita che possa essere migliore di quella che stiamo vivendo, siamo in grado di cambiare in un attimo le nostre priorità e continuare a vivere la nostra vita approfondendo argomenti o studiando restando a casa.

Allora perché non provare a diventare operatore socio assistenziale se è proprio questo quello di cui abbiamo bisogno per sentirci utili e fattivi oltre a trovare un lavoro che ci permetta di guadagnare?