Viaggiare con i bambini: un’esperienza unica per tutta la famiglia

L’abitudine di viaggiare a ritmi serrati, dividendosi tra musei, scalate, immersioni e siti archeologici o diversamente godendosi del meritato relax comodamente sdraiati in una spiaggia paradisiaca, è decisamente difficile da mutare e quando in famiglia subentra la presenza di bambini piccoli, ecco che la routine viene messa da parte, lasciando inevitabilmente spazio a dubbi e perplessità. Viaggiare con i propri bambini, sebbene possa apparire stancante, è comunque possibile, adattando i propri ritmi alle esigenze dei piccoli, prevedendo momenti di pausa, e mettendo da parte, almeno per il momento, determinate esperienze da rimandare semplicemente di qualche anno.

Questo non significa “viaggiare a metà” ma cogliere l’occasione di esplorare il mondo attraverso ritmi più sostenibili, sperimentando modi di esplorare il mondo con maggior calma e se vogliamo, attenzione, magari godendo della bellezza di mete o destinazioni che diversamente non si sarebbero mai prese in considerazione, destinate a caratterizzare ricordi da custodire gelosamente nella propria memoria. Viaggiare con i bambini è dunque possibile, semplicemente seguendo qualche piccolo accorgimento.

L’importanza di iniziare a viaggiare da subito con i propri bambini piccoli 

L’esistenza umana è costituita da bisogni volti non solo al benessere fisico ma anche e soprattutto a quello mentale e il viaggio rappresenta senza dubbio la situazione più indicata per incentivare la curiosità, entrare in contatto con culture differenti, instaurare rapporti umani, fattori determinanti per caratterizzare l’identità personale. Tuttavia gran parte dei genitori, quando si tratta di viaggiare con i propri bambini piccoli, tende a porsi sempre la medesima domanda: “Che senso ha far viaggiare i bambini da piccoli, se poi sono destinati a non ricordare nulla?”. I bambini provano benessere quando percepiscono la felicità dei genitori e in virtù di questo, l’idea di organizzare viaggio con i propri piccoli non dovrebbe mai rappresentare un ostacolo o una scusa per accantonare tale desiderio. E se da un lato è corretto pensare che i bambini piccoli tenderanno a non ricordare concretamente nulla di tale esperienza, poiché non dispongono di un ricordo cosciente, ovvero di una sorta di fotografia mentale di quanto vissuto, di fatto presentano tuttavia una memoria, il cosiddetto “vissuto” relativo a tale situazione.

La memoria dunque rappresenta la parte maggiormente formativa che coinvolge la mente, e che permetterà al bambino di “ricordare”, sebbene a proprio modo, l’esperienza vissuta in compagnia dei propri genitori. Un motivo valido per continuare a viaggiare in famiglia, limitando “paletti” e pregiudizi di sorta.

Abbattere le difficoltà di un viaggio con i bambini è possibile

 Viaggiare con i bambini implica oggettivamente qualche piccola difficoltà, materiale e soprattutto emotiva: un genitore, specie se particolarmente apprensivo, tenderà a temere che il piccolo non si senta a proprio agio in un ambiente non proprio familiare, nuovo e sconosciuto, anche se tuttavia sarebbe opportuno mettere da parte ansia e paure, proprio al fine di vivere un’esperienza di viaggio quanto più piacevole e serena possibile.

Come rapportarsi dunque ad eventuali difficoltà? Chi è abituato a viaggiare sa perfettamente quali domande porsi di fronte al disagio del proprio bambino: ecco che in questo caso è importante saper andare oltre le parole e comprendere quelle che possono essere le esigenze del piccolo, cercando di assecondarle senza tuttavia proseguire il viaggio unicamente in funzione di tale scopo. È importante infatti che il bambino fin da piccolo, impari a comprendere in autonomia le situazioni in cui è necessario un po’ di “spirito di adattamento” e in questo caso il ruolo del genitore risulta assolutamente fondamentale. Saper coinvolgere i propri bambini anche durante esperienze forse poco “comprensibili” complice l’età, è basilare affinché possano imparare ad apprezzare tutte le sfumature che caratterizzano una specifica situazione, senza abbattersi ma percependo il tutto con assoluta positività. Solo in questo modo potranno iniziare a “metabolizzare” mentalmente il concetto di viaggio, conservandone nella memoria un ricordo positivo e piacevole.

Le mete più adatte ai “piccoli viaggiatori”: una scelta dettata dal buon senso

 Non esistono destinazioni più o meno adatte ai bambini: le mete più indicate sono da sempre quelle che amano i genitori, accompagnate da itinerari graditi ai piccoli e dettate da una scelta dove fondamentale risulta proprio il buon senso. Meglio evitare dunque percorsi eccessivamente impegnativi o peggio ancora pericolosi o estremi, prediligendo invece attività piacevoli, divertenti e rilassanti che possano coinvolgere positivamente tutta la famiglia. Con i bambini è possibile viaggiare tranquillamente in tutto il mondo a patto che i genitori sappiano coniugare con equilibrio le attività destinate agli adulti alle molteplici soluzioni pensate per i più piccini che risultino comunque costruttive, formative ed “esperienziali”. Un viaggio regala emozioni e ricordi, ma permette anche di costituire quello che rappresenterà il cosiddetto background culturale del piccolo una volta adulto.

Il viaggio come stimolo all’apprendimento

 Il viaggio rappresenta per il bambino una lezione di vita, che tuttavia non si può apprendere per mezzo della semplice istruzione scolastica. La differenza risiede infatti nel rapporto che intercorre tra il piccolo, a cultura e le persone. E se la scuola permette di apprendere il contenuto come stimolo all’approfondimento, un viaggio rappresenta l’approfondimento stesso, in grado di appassionare il piccolo al sapore del “nuovo” così come dell’”incognito” e dello sconosciuto.

Un viaggio deve pertanto stimolare la curiosità, alimentarla e coinvolgere il bambino a 360° e per far si che questo avvenga il genitore avrà il compito di prepararlo con anticipo, avvicinandolo a libri e racconti dedicati al paese da visitare, invitandolo e stimolandolo a verificare quanto appreso sul posto, sempre compatibilmente con l’età. Solo così ogni viaggio rappresenterà un’avventura tutta da vivere, per grandi e piccini!