Quanto costa acquistare casa? Non ci riferiamo ovviamente al prezzo o al mq o della compravendita (frutto della trattativa e che, inevitabilmente, dipenderà anche dal budget personale dell’acquirente) ma ai costi extra e accessori, alcuni facoltativi altri, come l’onorario del notaio, obbligatori per legge.
Come leggere il preventivo notarile per un atto e perché è così importante
La parcella del notaio ti spaventa? Spesso i timori sono frutto di pregiudizi e luoghi comuni. Non di rado, anche chi ha tra le mani il preventivo del notaio, si lascia condizionare dal costo dell’atto senza focalizzarsi sulle singole voci. Questo passaggio risulta essere invece particolarmente utile per comprendere non solo quanto si paga ma anche che cosa si sta pagando. La prima cosa da fare, dunque, è chiedere il preventivo notarile. Senza un documento scritto si rischia di cadere in facile pregiudizi e falsi miti. Il preventivo per l’atto viene fornito gratuitamente e si può ottenere, sfruttando anche le potenzialità di internet, in poche ore.
Mettiamoci dunque nei panni di un ipotetico utente che, in procinto di comprare la casa dei propri sogni, ha contattato il notaio online e ottenuto il preventivo per il rogito. Come potrà capire, magari anche senza esperienza, quanto dovrà pagare per il notaio? Leggere l’importo finale potrebbe essere fuorviante e vi spieghiamo il perché.
Quali tasse si pagano sull’acquisto di casa e da che cosa dipendono?
L’onorario del notaio è solamente una delle voci che compongono il preventivo per un atto, il rogito in questo esempio specifico. Sull’acquisto di casa, infatti, si pagano tasse e costi fissi che il notaio anticipa per il cliente e che, dunque, si ritroveranno nella parcella.
Difficile fare una stima senza riferimenti precisi: ecco perché, per ottenere un preventivo notarile analitico, sarebbe opportuno avere a disposizione e inserire nel form di richiesta alcuni dati propedeutici. Le tasse sull’acquisto di casa, infatti, possono dipendere da alcune variabili. La differenza più macroscopica è quella tra acquisto di prima o seconda casa: per le abitazioni principali la legge riconosce agevolazioni fiscali che abbassano il costo del notaio notevolmente. Le agevolazioni prima casa includono un’imposta di registro più bassa (dal 9 al 2%) mentre imposta catastale e ipotecaria restano fisse (attualmente 50 euro l’una).
Ecco perché, a parità di immobile, l’acquisto sarà più economico se la casa sarà adibita da chi compra ad abitazione principale (qualora sussistano, ovviamente, i requisiti di legge affinché questo avvenga).
Alcune differenze si riscontrano anche tra le tasse sull’acquisto di casa tra privati e da ditta costruttrice.
Nel caso di acquisto di casa direttamente da un’impresa costruttrice che ha ultimato i lavori da meno di cinque anni, le tasse da pagare sulla compravendita sono le seguenti:
- IVA agevolata al 10% (resta ordinaria al 22% per gli immobili appartenenti alle categorie di lusso);
- Imposta di registro: 200 euro;
- Imposta ipotecaria: 200 euro;
- Imposta catastale: 200 euro.
Nel caso in cui siano riconosciute le agevolazioni prima casa le tasse scenderanno a:
- IVA al 4%;
- Imposta di registro: 200 euro;
- Imposta ipotecaria: 200 euro;
- Imposta catastale: 200 euro.
Facciamo un esempio pratico di calcolo delle tasse sull’acquisto di una casa per capire quanto si pagherà nell’atto al netto dell’onorario del notaio. Immaginiamo che si stia concludendo la compravendita di un immobile la cui rendita catastale è di 400 euro a 150 mila euro. Se l’acquisto del suddetto immobile avviene tra privati bisognerà, partendo dalla rendita catastale, rivalutarla del 5% e poi moltiplicare per il coefficiente 120, ottenendo così il valore catastale pari a 50.400 euro. Su questo importo andremo a calcolare l’imposta di registro del 9% (4536) e a sommare le imposte catastale e ipotecaria. Il risultato finale è di 4636 euro. Se, invece, lo stesso immobile viene acquistato direttamente dalla ditta edile, al prezzo di vendita si applicherà l’IVA agevolata (15.000) per poi aggiungere le 600 euro dovute per l’imposta di registro, catastale e ipotecaria. Otteniamo un importo totale di 15.600 euro. Le cifre si riferiscono, a questo punto dovrebbe essere chiaro, alle tasse che si pagano sull’acquisto della casa e non all’onorario del notaio.