Come salvare il pianeta con il rispetto e la consapevolezza

Salvare il pianeta è ancora possibile?

Da anni i problemi legati all’inquinamento come il surriscaldamento globale, l’invasione di plastica negli oceani, sono sempre più evidenti e angoscianti.

Noi abitanti del pianeta terra, ascoltiamo un numero crescente di notizie negative, quasi sembra che ci stiamo abituando a leggere eventi catastrofici relativi all’ambiente.

Solo negli ultimi tempi abbiamo assistito ai devastanti incendi in California prima e in Australia dopo e alla distruzione, costante, della Foresta Amazzonica

Ma proprio perché le notizie negative sono sempre più frequenti, non possiamo permetterci di restare indifferenti.

Sì perché se c’è qualcuno che può cambiare le cose, siamo proprio noi!

Cosa possiamo fare per l’ambiente?

Spesso l’indifferenza nasce da un senso di impotenza.

Non è facile credere di poter cambiare le cose quando siamo costretti ad assistere a tante ingiustizie e contraddizioni.

Ci viene consigliato l’acquisto di auto elettriche, ma continuiamo a vedere circolare auto super inquinanti senza una reale riforma per uniformare il parco macchine presente nel nostro Paese, attraverso la dismissione delle più vecchie.

Viene ancora data la priorità a tutti gli imballaggi possibili e immaginabili, senza che venga incentivato l’acquisto sfuso dei prodotti.

Viene data ancora la priorità al petrolio, senza lasciare davvero spazio all’energia del futuro, data dalle risorse rinnovabili.

Inoltre in questo periodo, in cui la pandemia da coronavirus sta mettendo a dura prova l’umanità, il monouso è diventato la parola d’ordine.

Mascherine chirurgiche, largo uso di prodotti usa e getta per l’asporto, frutta e verdura nei supermercati imballata con pellicola in PVC e polistirolo.

Il tutto a discapito di chi?

A discapito dell’ambiente e dell’ecosistema ovviamente, già in ginocchio per l’invasione di plastiche e microplastiche che stanno danneggiando il nostro pianeta in modo irreversibile.

Ecologia e tutela ambientale oggi

La relazione tra uomo e ambiente è molto complessa e dagli anni ‘60/’70 le tematiche di tutela ambientale sono diventate centrali anche nei programmi politici.

Se inizialmente si pensava che le azioni e le regole a tutela dell’ambiente ostacolassero il progresso economico, ben presto si comprese fosse fondamentale e anche economicamente vantaggioso, prevenire i disastri ambientali.

Eppure ci troviamo ancora oggi di fronte a un paradosso incredibile: ancora oggi viene prima l’economia.

L’economia della società capitalistica viene prima di tutto.
Prima dell’ambiente e di conseguenza prima del benessere dell’iindividuo stesso.

Eppure sembra assurdo non considerare che senza questo pianeta in condizioni ottimali, l’esistenza dell’essere umano è esposta ad un rischio davvero troppo alto.

Senza girarci intorno e addolcire la pillola, in termini realistici, se si continua così l’estinzione del genere umano sarà assicurata, non soltanto frutto di immaginario catastrofista in stile Nostradamus.

Lo spiega bene questo articolo di Focus.

Cosa possiamo fare per tutelare il pianeta

Possiamo fare qualcosa di concreto noi comuni mortali?

Noi che non rivestiamo cariche politiche, che non abbiamo aziende multimiliardarie né holding o piattaforme petrolifere.

La risposta può essere considerata da molti banale e semplicistica ma la verità è che noi possiamo fare davvero più di quanto immaginiamo.

Sicuramente molto di più di quanto si possa credere se non si riflette sull’argomento in modo approfondito.

Su cosa si basa realmente il mercato?

Rispondendo brevemente, possiamo dire che secondo una definizione scientifica, il mercato è l’insieme della domanda e dell’offerta, cioè l’insieme degli acquirenti e dei venditori.

Di conseguenza, è molto semplice e quasi scontato dire che la domanda e cioè la sfera degli acquirenti, rappresenta un elemento protagonista all’interno del mercato.

Da consumatori inconsapevoli ad acquirenti attenti

Quando diciamo che tutti possiamo fare qualcosa ne siamo profondamente convinti.

Negli ultimi decenni abbiamo assistito a una vera e propria manipolazione della domanda, attraverso operazioni di marketing strategiche, assolutamente vincenti.

Il capitalismo si basa sul consumo e di conseguenza è necessario che il desiderio di acquisto sia vorace, anche a discapito della qualità e della durata degli oggetti.

Cambiando il nostro atteggiamento, possiamo davvero fare la differenza.

Come?

Tantissime idee sostenibili potete trovarle sul Blog ProdottiEcologici.net, blog di riferimento per queste tematiche.

In linea generale possiamo dire:

Opponendoci al consumismo, adottando altri stili di vita come “minimalismo” e “zero waste”.

Acquistando prodotti solo se ci servono, dando importanza alla qualità e alla eco-sostenibilità dei materiali e dei processi produttivi.

Optando per le alternative eco-sostenibili presenti per ogni singolo aspetto che fa parte della nostra quotidianità.

Riutilizzando o riparando ciò che abbiamo già.

Donando quando non utilizziamo più qualcosa, anziché gettarla via e imparando anche a comprare oggetti di seconda mano o dedicandoci all’autoproduzione e al fai da te.

E quando dobbiamo buttare i rifiuti, prestando cura a riciclare attraverso la raccolta differenziata.

Se tutti noi seguissimo queste semplici regole, che fanno parte dello stile di vita del passato, quindi se tutti noi diventassimo vintage anche nel modo di vivere e non solo per assecondare la moda, lì davvero potremmo cambiare le sorti.