Le sagre in Abruzzo: scopri le tradizioni enogastronomiche della Regione Verde d’Europa

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Ogni anno, principalmente nel periodo estivo, in Abruzzo si svolgono numerose sagre con l’obiettivo di valorizzare e mantenere vive quelle che sono le tradizioni enogastronomiche di un particolare borgo o di una particolare zona della Regione.

Non esiste prodotto o pietanza regionale che non diventi protagonista di una delle numerose sagre in Abruzzo  che si tengono a cadenza annuale.

Dalle ciliegie alla birra, dalla porchetta agli arrosticini, dalla pizza fritta al peperoncino, dalle seppie ai fagioli, dalle patate alla pasta fresca, numerose sono le sagre a tema che trasformano le vie di paesi e città in ristoranti a cielo aperto.

Tali eventi attirano ogni anno migliaia di avventori e turisi, promuovendo alimenti tipici, prodotti in loco, e piatti tradizionali altrimenti introvabili, il tutto facendo da volano all’agricoltura locale di qualità.

La maggior parte delle sagre nasce da feste religiose o da particolari manifestazioni popolari legate al passato, come ad esempio festeggiare la vendemmia o il raccolto, oppure riguardo particolari prodotti tipici legati all’enogastronomia locale.

Le migliori sagre nella Regione Abruzzo

Abbiamo selezionato per voi alcune delle migliori sagre che si tengono ogni anno nei borghi della Regione Abruzzo, tra le quali riportiamo:

  • Sagra delle Virtù (1 Maggio di ogni anno a Teramo). Ogni anno Teramo ospita questa sagra particolare, dedicata alle Virtù, ossia una zuppa contadina molto ricca legata alle antiche tradizioni del posto;
  • Sagra delle Fregnacce al Sugo di Papera (nel mese di Luglio a Montepagano, fraz. di Roseto degli Abruzzi). Sagra caratterizzata dai saporti forti, dove la tradizionale pasta all’uovo lavorata a mano (le “Fregnacce”) viene condita con il sugo di papera, fatto cuocere per oltre 4 ore a fuoco lento;
  • Sagra del Tartufo di Campovalano (nel mese di Luglio a Campovalano di Campli). La sagra è caratterizzata da fantastici piatti a base di tartufo del posto, tutti dell’antica tradizione camplese;
  • Sagra delle Scrippelle (nel mese di Luglio a Elice, nel pescarese). La Scrippella è una frittatina simile alle crepes francese, da degustare negli stand della sagra con altre specialità della zona, quali la pasta alla mugnaia, la porchetta e gli arrosticini di pecora;
  • Sagra del Minestrone e della Pecora alla Callara torricellese (ogni mese di Luglio a Torricella Sicura, Teramo). La Pecora alla Callara viene bollita in questa particolare pentola (la Callara, appunto) per ore, assumendo una caratteristica consistenza morbida. Abbinata al minestrone del posto, rappresenta uno degli eventi caratteristici della zona a cadenza annuale;
  • Sagra della Marrocca (ultima settimana di Luglio di ogni anno, a Casalincontrada, nel chietino). Le “Marrocche” non sono altro che il granoturco che viene lessato o arrostito, come accadeva anni orsono nella civiltà contadina abruzzese. Nella Sagra della Marrocca, oltre a degustare tale pietanza assieme ad altri piatti caratteristici della tradizione abruzzese, è possibile rivivere ogni anno le antiche tradizioni della scartocciatura e della stranocchiatura del granturco;
  • Sagra dell’Agnello (9 e 10 agosto di ogni anno a Cansano, nell’aquilano). Nell’antico borgo posto sulla conca peligna, è possibile degustare l’agnello del posto, unitamente a numerose pietanze che richiamano le antiche tradizioni del posto, quali sagne e fagioli, fegato e patate e le caratteristiche pizze fritte fatte dalle signore del luogo.