Porte blindate: tutte le detrazioni fiscali disponibili 2022

In questo periodo sei alle prese con la decisione di cambiare le porte blindate, o di installarle per la prima volta in casa? Bene, allora avrai senz’altro sentito parlare del Bonus Sicurezza e delle altre detrazioni fiscali messe a disposizione per chiunque abbia fatto questa scelta. Vediamo nei dettagli di cosa si tratta: ti spieghiamo tutto in questa guida. Ci aiuterà in questo Gioma srl rivenditore di porte blindate a Trieste.

 Cosa sono le detrazioni fiscali 2022 per le porte blindate

 Come sicuramente saprai, una detrazione fiscale corrisponde ad una cifra che l’utente finale, il consumatore, può detrarre dall’imposta lorda quando si va a compilare la dichiarazione dei redditi. Questo significa che lo Stato sconta un certo importo su una determinata spesa fatta. Nel caso dello Stato italiano le agevolazioni fiscali di cui si può usufruire sono di due tipi: Bonus Sicurezza (all’interno del pacchetto Bonus Casa) ed Ecobonus, per la riqualificazione energetica. Scopri quale può fare al tuo caso.

Bonus Sicurezza: in dieci anni rimborsi di pari importo

Cominciamo a capire cosa sia il bonus Sicurezza. Si tratta di una misura fiscale adottata all’interno del più ampio Bonus Ristrutturazione: se ne può usufruire se si decide di mettere in atto delle misure che scongiurino l’intromissione di malintenzionati in casa. Serve pertanto per chi ha deciso di mettere, appunto, in sicurezza la propria casa contro furti, scassi, aggressioni da parte di terzi. L’importo del bonus viene spalmato su dieci anni, con cifre sempre uguali. La detrazione spetterà per il 50% dalla spesa fatta per acquistare ed installare:

  • Apparecchi antifurto con centraline;
  • Cancelli e cancellate (sia nell’installazione che nella sostituzione o rafforzamento dei precedenti);
  • Grate;
  • Porte blindate o rinforzate;
  • Rilevatori di effrazione sui serramenti;
  • Tapparelle metalliche e con blocchi;
  • Telecamere a circuito chiuso (collegate con centri di vigilanza);
  • Vetri antisfondamento

Facciamo quindi un esempio di come funziona questo bonus. Se decidi di acquistare una porta blindata dell’importo di 4 mila euro c’è la detrazione del 50%, pari a 2 mila euro. Lo Stato ti sconterà in questo modo 200 euro all’anno dalle imposte per dieci anni.

Altre cose da sapere sul Bonus Sicurezza 

Per il Bonus Sicurezza, all’interno del Bonus Ristrutturazione, non è necessario inviare la pratica all’Enea e si può anche usufruire dello sconto in fattura o cessione del credito, ma solo nel caso in cui tu abbia una pratica edilizia già aperta (ad esempio SCIA). Il limite massimo di spesa che si può detrarre è pari a 96 mila euro e i pagamenti possono essere effettuati attraverso bonifico bancario o postale in cui indicare la causale di spesa, il numero di partita Iva dell’azienda da cui hai acquistato la porta, il tuo codice fiscale o partita Iva.

Ecobonus per porte blindate: rinnovato anche per tutto il 2022 

Il secondo incentivo statale di cui potresti usufruire è il cosiddetto Ecobonus, che è stato prorogato per tutto il 2022. Le porte blindate che acquisti o rinnovi dovranno però rispettare due condizioni: i giusti valori di trasmittanza termica ed un massimale ben stabilito per ogni metro quadro. Cosa significa tutto questo? Scopriamolo di seguito.

I parametri di trasmittanza termica e i massimali da rispettare 

La porta blindata che installerai a casa, dunque, dovrà avere con sé un certificato di trasmittanza, in cui vengono indicati i parametri di questa misura. Questi valori vanno da 1,00 a 2,6 W per metro quadrato, a seconda della zona geografica in cui vivi (esistono delle tabelle apposite in cui controllare la propria zona di appartenenza). Per quanto riguarda invece i massimali da rispettare, anche questi variano in base alle zone geografiche di appartenenza e vengono delineate per metro quadrato. Si va dai 550 euro al metro quadrato per le zone climatiche A, B, C fino ai 650 euro al metro quadrato per le zone D, E, F. Per ulteriori info si legga il Decreto Requisiti Ecobonus del 6 ottobre 2020. Attenzione però! Il Decreto introduce delle esclusioni nelle cifre. In pratica, per tutte le operazioni sulle porte blindate eseguite dopo il 6 ottobre 2020 bisognerà tener conto che le cifre del massimale NON comprendono l’Iva, la posa (manodopera) e gli altri lavori complementari all’installazione.

 Altre cose da sapere sull’Ecobonus porte blindate 

Occorre qui sottolineare che mentre per il Bonus Sicurezza la pratica può anche non essere inviata all’Enea, per l’Ecobonus la pratica all’Ente Nazionale per l’Energia e l’Ambiente va inviata obbligatoriamente. L’importo massimo che può essere detratto ammonta a circa 60 mila euro, mentre lo sconto in fattura e la cessione del credito possono essere richiesti, a condizione che la porta rispetti i valori di trasmittanza richiesti e rientri nei massimali di spesa. Anche in questo caso i pagamenti possono essere effettuati attraverso bonifico bancario o postale in cui indicare la causale di spesa, il numero di partita Iva dell’azienda da cui hai acquistato la porta, il tuo codice fiscale o partita Iva.