Chardonnay: Vitigno internazionale

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Lo Chardonnay è tra i vitigni a bacca bianca più diffusi al mondo. Di origine Francese, prettamente della regione della Borgogna, è diffusissimo anche all’interno della regione dello Champagne. Grazie alle sue peculiarità ampelografiche, ben si adatta ad essere coltivato in ogni parte del mondo, da qui l’accezione di “vitigno internazionale”.

Conosciuto con differenti nomi, tra cui i più famosi sono Pinot Giallo, Morillon e Chardenet, in Germania assume l’accezione di Weiss Burgunder o Weiss Elder. Ha pruina spessa e di color giallo dorato, acino di media dimensione e foglia rotonda e non particolarmente grande. La vendemmia è generalmente in Italia nel mese di agosto, predilige buona acidità e conserva al naso ricco spettro aromatico.

Di origine millenarie, si pensa possa risalire ai tempi dei Merovigli, ha saputo nel corso dei secoli rimanere sempre tra i vitigni di maggior successo e diffusione. Si suddivide prevalentemente per due tipologie di utilizzo. La prima come vitigno per vini fermi, ne fanno la sua massima espressione gli chardonnay della cantina Livio Felluga, la seconda utilizzata in purezza o assieme ad altri vitigni per il Medoto champenoise.

Chardonnay e Metodo Classico

Utilizzato moltissimo per la vinificazione del “metodo classico” sia in purezza che con Pinot Nero o Pinot Meunier è elegante, morbido e negli anni di lunga conservazione. Rappresenta un baluardo di qualità ed un vessillo per i nostri principali consorzi italiani, quali la Franciacorta ed il Trento DOC.

Predilige terreni calcarei ed argillosi con climi non particolarmente caldi. In Italia fa bella eccezione lo Chardonnay coltivato in Sicilia, Sciacca ed Erice su tutti, dove grazie alla vendemmia notturna si ottimizza freschezza ed acidità con l’elevato grado zuccherino dell’acino. Ne consegue un vino armonico e di pieno corpo, con sapori intensi di frutta a bacca bianca e caprifloglio. Spesso accostato all’uso della barrique con il passare degli anni assume una connotazione di frutta secca e mandorla in particolare.

Lo ritroviamo con la DOCG in Veneto con il Soave Superiore ed il Reciotto di Soave. Tra le numerose DOC sicuramente il Friuli Venezia Giulia racconta con poesia le lodi del vitigno grazie a numerosi produttori ed al Collio come territorio. Coltivato inoltre in Trentino e sui colli Bolognesi, assume precisa identità a seconda della zona.

Abbinamento pesce e Chardonnay

Gli abbinamenti spaziano da molluschi e crostacei al pesce fatto alla griglia. In particolare, come variante al tema, vi suggeriamo il salmone con timo ed erbe al forno. Di naturale tenerezza olfattiva, tende a non sovrastare il dolce equilibrio dello Chardonnay. Si allinea su un binario di compostezza e grazia. Si consiglia l’abbinamento in accompagnamento a panna acida o verdure grigliate. Ciò per lavare la bocca gustandone ogni boccone al meglio!